Articolo di Carlo Manni
Dopo l’erezione a collegiata della chiesa di S. Maria con bolla pontificia di papa Paolo V (1608), il cardinal Federico Borromeo fece costruire la Canonica, ossia la casa a due piani per l’arciprete e gli otto canonici aronesi, dotata di un ‘signoril portico’ (1611 – 1612). Eseguì i lavori il costruttore Pietro Guidabombarda sotto la direzione dell’architetto Fabio Mangone, entrambi persone di fiducia del prelato. Inoltre vennero riservati alla Scolastica Maggiore nell’angolo dell’attuale libreria e superiormente sette locali per l’istruzione dei bambini poveri del borgo e per dodici chierici.
Qui tutto parla dei Borromeo: un’insegna pur sbiadita del casato sul fronte dell’edificio e una seconda cardinalizia sotto il porticato settentrionale, una lapide commemorativa apposta dai canonici, cinque ovali guasti dei cardinali Borromeo e un sesto di Federico all’ingresso a destra, un dipinto pure rovinato di S. Carlo, ecc.
Al 1886 si data l’avvio della collezione lapidaria conservata sotto il quadriportico ad opera dell’arciprete Guglielmo Torelli (1832 – 1919), che però già a partire dal 1868, ancora coadiutore, raccolse nel territorio del Vergante e dell’Aronese una nutrita serie di antichità.
Si contano: reperti archeologici come are ed epigrafi romane ed un sarcofago; frammenti architettonici (capitelli, fregi, bassorilievi e due lunette di portali dell’Abbazia Benedettina) e numerosi lacerti di affreschi, tra cui spiccano volti cinquecenteschi da Massino Visconti.
Nella sala dell’archivio parrocchiale si conservava anche una collezione archeologica con vasi, monete, fibule, anelli, ecc, – un primo museo archeologico aronese – poi trasferita al Seminario di S. Carlo ed oggi custodita nel Museo Archeologico della città.
Nel 1801 intanto a seguito delle leggi napoleoniche era stato soppresso il collegio canonicale, ma la vita religiosa continuò con la residenza in canonica di un numero variabile di sacerdoti dell’Aronese riuniti in un Capitolo al servizio della comunità.
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BIBLIOGRAFIA:
C. Manni, A. Torelli, Il Lapidario della Canonica di S. Maria di Arona, in Antiquarium Medionovarese, VIII, Arona 2019, pp. 115 – 141; (reperibilità: 0322 44537).
C. Manni, E. Poletti Ecclesia, Il primo museo archeologico di Arona: la collezione Torelli, in Antiquarium Medionovarese, IX, Arona 2021, pp. 181 – 202. (reperibilità: 0322 44537).
Pagina aggiornata il 21/03/2024