ALLA (RI)SCOPERTA DI ARONA 2017

La prima visita si effettuerà con la guida del presidente del GASMA Carlo Manni alle ore 15 a partire da piazza Nazario Sauro (ex Ricovero).

Inizia da lì tutta la lunga striscia collinare percorsa da via Roma che fino agli inizi del ‘900 appariva meno appiattita di oggi e separata dal centro storico da un ampio avvallamento, poi colmato per fini edilizi con ghiaietto della Rocca (Gerin). Per questo sulla lunga dorsale asciutta e ben esposta a sud- sudovest sorgeva fin da prima della romanità un insediamento di cui  sono rimaste  tracce di urbanizzazione e molti resti cimiteriali: probabilmente una ‘Arona gemella’ rimasta senza nome.

Camminando poi verso il centro storico si accennerà alle antichissime presenze in Rocca  e infine si  parlerà a lungo delle diverse strutture archeologiche emerse a semicorona intorno a S Maria.  Il ritrovamento più eclatante ancora visibile che si andrà a osservare è il fornetto per la fusione dei bronzi di età romana della chiesa di S Giuseppe, raramente occasione di visita.

Nel vicino quadriportico della Canonica sono custoditi poi molti reperti locali raccolti dall’arciprete Torelli a fine ‘800 che costituiscono il primo vagito dell’archeologia cittadina.  Altri reperti antichi si trovano in un cortile di Corso Cavour e finalmente nel Museo archeologico di recente risistemato saranno visibili tutti i reperti di cui si sarà parlato in precedenza insieme agli altri restituiti dal  territorio. (Va ricordato che la stessa sera nella piazza del Museo si terrà l’inaugurazione dell’Arco di Palmira e della Mostra connessa)

 

GASMA

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