Descrizione
Il Comune compra per 950.000,00 l’ex campo da calcio di via Monte Zeda (spendendo in totale 1.242.125,00 euro) per il quale dal 2010 era prevista la integrale cessione a titolo gratuito, con anche la realizzazione di opere di urbanizzazione a carico dei privati, e che dallo scorso anno è totalmente inedificabile in quanto ricade all’interno della fascia di rispetto cimiteriale.
Dimentica il Sindaco che mentre il campo è sempre stato un’area verde e solo la Variante adottata dall’Amministrazione Catapano nel 2010 ne ha potuto bloccare l’edificazione (quando venne acquistato per 1.420.000 nel 2004 ne era infatti prevista l’edificabilità con volumetria di mc 7.581 residenziale e superficie terziaria max di 1.060 mc), le altre due aree del Piano Particolareggiato BR18 (c.d. variante Capra) ospitano già edifici fatiscenti di grande impatto che la variante andava a comunque a ridurre.
L’idea di limitare ulteriormente quelle volumetrie è senz’altro ottima. Ma allora ci si chiede perché, con la recente variante di adeguamento al PPR, la Giunta abbia deciso di toccare, azzerando i volumi o riducendoli della metà o di 2/3 per molte aree edificabili (anche in zone non paesaggisticamente sensibili), mentre nulla abbia previsto per “GLI ENORMI VOLUMI COSTRUIBILI” (cit.) in via Monte Bianco e Gen. Chinotto con una evidente quanto ingiustificata disparità di trattamento.
Sostenere, come fatto, che non si poteva fare perché il Piano particolareggiato era già in esecuzione non è credibile e smentito dal fatto che, acquisendo il campo di via Monte Zeda, si è andati proprio in quella direzione, sottraendo al Piano una delle aree essenziali per la sua realizzazione. Altra notazione. Solo pochi anni fa (2017) il Consiglio comunale, giustamente, bocciava la richiesta di costruire un supermercato in via Monte Zeda, sostenendo, tra le altre cose, che non si poteva perchè l’area “fa parte di un programma complesso di recupero urbano per l’attuazione del quale l’Amministrazione Comunale ha già approvato con D.G.C. 18/10/2011, n.161 il Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica esteso all’intero ambito BR18 del quale fanno parte proprietà in capo a soggetti terzi per i quali l’eventuale approvazione dell’intervento in deroga richiesto da Finbrico srl (e Lidl Italia srl) risulterebbe compromessa l’attuazione del piano particolareggiato vigente”. Cosa è cambiato da allora?
Siccome da allora nulla è cambiato, è evidente che riducendo le volumetrie negli altri due ambiti il prezzo del campo di via Monte Zeda sarebbe crollato. Perché quindi non è stato fatto? Il Comune, cioè gli aronesi, avrebbe potuto risparmiare cifre considerevoli…ma l’importante è fare, subito, tanto i soldi ci sono, i nostri…
Impronta Civica Arona