Descrizione
La Regione Piemonte incentiva il superamento e l’eliminazione delle barriere negli edifici privati offrendo un contributo alle persone disabili e alle persone che li hanno a carico. Il contributo va richiesto al Comune di residenza.
Hanno diritto al contributo:
- persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali di carattere motorio e i non vedenti che sostengono direttamente le spese per la rimozione degli ostacoli alla mobilità nella propria abitazione;
- condomìni ove risiedono disabili per le spese di adeguamento relative alle parti comuni;
- genitori o tutori che hanno a carico persone con disabilità permanente.
Il contributo è concesso per l’accessibilità all’immobile o alla singola unità immobiliare, per opere da realizzarsi su:
- parti comuni di un edificio
- immobili o porzioni degli stessi in esclusiva proprietà o in godimento al disabile.
Il contributo può essere erogato per:
- una singola opera (ad esempio: rampa di scale, servoscala);
- un insieme di opere funzionalmente connesse dirette a rimuovere più barriere che generano ostacoli alla stessa funzione (ad esempio l’accesso all’immobile); in tal caso va presentata una sola domanda per l’insieme delle opere.
- qualora, al contrario, le barriere ostacolino funzioni diverse (ad esempio l’accesso all’immobile e la fruibilità e visitabilità degli spazi interni all’alloggio) possono essere presentate più domande che saranno valutate tenuto conto del limite di contributo concedibile
Informazioni dettagliate e modulistica sono reperibili sul sito web della Regione Piemonte all’indirizzo:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/casa/eliminazione-delle-barriere-architettoniche-negli-edifici-privati
Occorre presentare domanda utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito della Regione nella relativa sezione modulistica:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/casa/modulistica-barriere-architettoniche
La domanda può riguardare solo opere ancora da realizzate. Non sono ammesse domande per opere in corso o già ultimate al momento della richiesta.
Le richieste possono essere presentate all’ufficio protocollo del Comune in qualsiasi giorno dell’anno.
Il Comune raccoglie le domande presentate e ne verifica l’ammissibilità. Ordina le domande pervenute entro il 1° marzo di ciascun anno in apposito elenco, stabilisce il fabbisogno complessivo comunale derivante dalla somma dei contributi relativi alle domande ammissibili e lo trasmette alla Regione entro il 31 marzo di ciascun anno. La presentazione della domanda e l’inserimento della stessa nell’elenco comunale delle domande ammissibili non costituisce diritto ad ottenere il contributo. La Regione determina il fabbisogno complessivo regionale derivante dall’aggregazione dei fabbisogni comunali e lo comunica al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine del riparto delle risorse statali disponibili. Il contributo viene erogato solo ad avvenuto trasferimento delle risorse statali alla Regione e sul riparto dei fondi disponibili ai Comuni. L’erogazione del contributo a cura del Comune avviene dopo l’esecuzione delle opere sulla base di fatture debitamente quietanzate.