Piazza del popolo

Cartellonistica realizzata ad opera del G.A.S.M.A (Gruppo archeologico storico mineralogico aronese) e del Lions Clubs International ARONA STRESA LIONS CLUB - approfondimento

Articolo di Ivana Teruggi


La centralità storica è rivelata dalle peculiarità urbane e architettoniche. Fin dal Medioevo fu la piazza del mercato del martedì, e continuò e a esserlo anche nel XV secolo, quando al centro fu costruito il porto commerciale (interrato nel 1875), fortificato da Filippo Borromeo nel 1458 con mura e due torri di guardia. Vi attraccavano barche colme di mercanzie provenienti dal Basso e dall’Alto lago. Intorno all’area sud furono costruite le domus precedute da sottoportici dove si esponevano le merci non solo in occasione del mercato, ma anche durante le annuali fiere di San Graziano; nei pressi c’erano le sedi fiscali, amministrative, giudiziarie e devozionali. 

Lato est della piazza – La manica, innalzata sulle mura quattrocentesche era abitata da Ambrogio Lampugnano, commissario e podestà di Arona, che, intorno al 1530, nel tratto nord del porticato onorò i feudatari Borromeo commissionando l’affresco della Madonna delle Grazie, nel 1593 traslata in Santa Maria di Loreto. L’edificio fu acquistato nel 1573 da Cristoforo Cioccari, daziario, e nel XVIII secolo continuò a essere ufficio del dazio. Al piano terra stanziava il Corpo di guardia.

Lato sud – Il palazzo con porticato, in angolo tra la piazza e corso Cavour, nei primi decenni del Cinquecento era abitato da Ottorino Berna, agente dei Borromeo e dal figlio Francesco; conserva pregevoli resti di volti di profilo e rabeschi negli sguinci di una finestra e, nell’interno, una singolare fascia con Giochi di putti, candelabre dipinte e una Scena sacra a monocromo.

Lato ovest – Il primo caseggiato, in angolo con via Pertossi, nella seconda metà del XV secolo fu la domus dei notai Annoni. Contigua alla chiesa di Santa Maria di Loreto, voluta nel 1592 dalla contessa Margherita Trivulzio e dal figlio, il cardinale Federico Borromeo, è la sagrestia sulla cui facciata campeggiano il grande stemma del duca Francesco II Sforza e, sotto in sequenza, quelli di Prospero Colonna, generale imperiale, di Anchise Visconti, castellano della Rocca (1522-1525), e di Girolamo Morone, luogotenente ducale. Degno di nota infine è il palazzotto detto “Corte di Giustizia” che conserva a evidenza i caratteri sforzeschi: il porticato con archi a sesto acuto su pilastri ottagonali e capitelli reggi scudo, i tondi fittili con i duchi Visconti e Sforza e le grandi finestre tardogotiche che emergono dai rifacimenti ottocenteschi. Poco più avanti si apre il portale di Palazzo Borromeo.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA:

1847 Piazza Vittorio Emanuele II oggi Piazza del Popolo

1847 Piazza Vittorio Emanuele II oggi Piazza del Popolo

Palazzo Berna - affresco

Palazzo Berna – affresco

Pianta di Piazza Mercato - oggi PIazza del Popolo

Pianta di Piazza Mercato – oggi Piazza del Popolo

BIBLIOGRAFIA:
F.MEDONI, Memorie storiche di Arona, Novara 1844;, in I. TERUGGI, S. MONFERRINI (a cura di), La chiesa di Santa Maria di Loreto e la Confraternita di Santa Marta di Arona dai Borromeo a oggi. Storia, restauro e valorizzazione, Atti del convegno, Arona 22 aprile 2017, Novara 2018, con interventi di G. Andenna, M. Caldera, M.L. Casati, M. Dell’Omo, G. Di Bella, F. Fiori, G. Gentile, M. Gomez Serito, A. Guglielmetti, S. Monferrini, A. Rovetta, I. Teruggi, M. Ziggiotto, in particolare: G. Di BELLA, Indagine storico urbanistica sull’antica piazza del porto di Arona tra XIV e XIX secolo, pp. 15-35; S. MONFERRINI, Gli stemmi negli affreschi della Madonna delle Grazie e della casa della confraternita di Santa Marta, pp. 157-159.

Pagina aggiornata il 21/03/2024

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