Cos'è
- Il marmo rosa di Candoglia è la pietra d’opera più bella del Novarese e dell’Ossola ed è famosa perché è riservata esclusivamente al Duomo di Milano fin dal 1387. Nell’ambito del Museo Mineralogico aronese da tempo si pensava di dedicare uno spazio a questo dono eccezionale della natura ancora di recente valorizzato nei luoghi di estrazione al Museo del Marmo Rosa e del Granito ad Albo di Mergozzo.
Infatti con cadenza biennale il museo aronese richiama i visitatori con delle novità aggiuntive a quelle del percorso mineralogico di base. Per esempio ha esposto l’oro valdostano di Brusson, due collezioni di mineralogisti, l’Antartide (tematica geologica), ecc. Quest’anno la scelta del marmo di Candoglia privilegia due aspetti fondamentali – la storia tutta nostrana di questa pietra che continua ancor oggi a viaggiare dall’Ossola a Milano e le sue inedite caratteristiche mineralogiche. Se della prima molto si è scritto, la seconda è una novità al di fuori dei circuiti scientifici, per la scarsa visibilità dei suoi campioni mineralogici. - Di fatto i banchi di Candoglia utili per lo sfruttamento sono racchiusi fra altre rocce incassanti di nessun interesse se non per i cercatori di minerali. Va detto che a Candoglia il marmo rosa dovuto alla presenza diffusa di ossido ferro nella massa si accompagna al marmo bianco più comune e privo di impurezze e a strati con tante venature più scure per la presenza di orizzonti microcristallini diversi.
- I geologi – mineralogisti hanno riconosciuto - per lo più al microscopio - una cinquantina di specie che è impossibile esporre ai visitatori, mentre solo una dozzina presentano una cristallizzazione di qualche centimetro o più che si può osservare ad occhio nudo. La fanno da padrone la Pirite e la Calcite. In particolare quest’ultima proviene da cavità delle rocce incassanti, perché nel vuoto delle stesse i cristalli hanno avuto modo di crescere per millenni. Nei banchi marmorei compatti invece la pirite si è aggregata in masserelle pseudo cristalline. Ed è proprio la pirite su lastre e spezzoni di marmo bianco che si presenta nelle vetrine come il minerale più bello.
- Ma l’importanza scientifica del sito è dovuta alla ricchezza di composti del Bario, tra cui i primi ritrovamenti al mondo di Wenkite e Taramellite (dedicata al geologo Torquato Taramelli).
- Meritano l’attenzione per la loro bellezza comunque i semplici campioni di pietra grezza e i frammenti architettonici e scultorei del Duomo di Milano erosi dal tempo. Sono stati generosamente prestati dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, che li sostituisce di continuo rimodellandoli uguali ai precedenti.
- La piccola mostra sarà inaugurata sabato 13 luglio alle ore 15.00 e resterà a lungo aperta tutti i sabati e le domeniche pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30 a beneficio soprattutto dei numerosi frequentatori lombardi di Arona.